UN PAESE SULL’ORLO DEL BARATRO
Uno sguardo a BRESMA e Haiti, una situazione disastrosa
Dal Responsabile della Fondazione Bresma
Haiti è uno dei paesi del Terzo Mondo più poveri, più malconci e mal governati. Salute, acqua, alloggi, istruzione, sicurezza: tutto è inaccessibile, rendendo difficile la vita a tutti, soprattutto ai più indigenti. Come si può pensare che gli esseri umani vivano in una condizione così disumana che li disumanizza sistematicamente e automaticamente? Ma su tutto la povertà che tortura la maggior parte della nazione, con il 78% della popolazione che vive con meno di 2 dollari al giorno. Così si capisce facilmente, e si ammette anche che la situazione è così allarmante, al punto di sentirsi scoraggiati.
Il paese sta affrontando in una crisi economica acuta delle più cupe. La classe media e le masse sono le più colpite da questa pandemia Covid-19 che ha messo in ginocchio il mondo. Molte piccole e medie imprese sono state costrette a chiudere i battenti e licenziare dipendenti che, non avendo altre per garantire il sostentamento delle proprie famiglie vedono i propri figli afflitti da fame cronica anche a causa dell’aumento incessante dei prezzi dei beni di prima necessità.
Quindi, ci chiediamo: come daranno da mangiare alle loro famiglie? Come faranno a farlo quando i loro poteri di acquisto saranno davvero diminuiti, se non ridotti? Che alternativa hanno quando non hanno nessuno su cui fare affidamento, dopo i loro piccoli lavori retribuiti, nemmeno in grado di sostenerli davvero? Alcuni vanno in montagna sperando di trovare un pezzo di terra. Altri sono costretti a lasciare il Paese e molti padri di famiglie di massa si uniscono ai gruppi armati, terrorizzando anche la popolazione che spesso è anche loro coetanei. Il clima di insicurezza è in pieno fermento in alcune città della capitale come: Cité-Soleil, Martissant, Cité de Dieu, Cité de l’Eternel, Fontamara, Croix-des-Missions per citarne alcune; meglio non andarci se non si vuole cadere vittima di qualche crimine. Nella lista delle ultime vittime dei banditi c’è il figlioccio Joseph, un bambino di quattro mesi che è stato colpito e ucciso mentre sua madre lo portava in ospedale. Un atto che ha suscitato la rabbia di tutti.
Noi della Fondazione Bresma siamo sempre più colpiti da questa crisi che dura da tanti anni, le cui conseguenze sono gravi a tutti i livelli, a cosa delle sfide che ci troviamo a dover affrontare:
- la potenziale perdita dei nostri patrocinatori metterebbe in pericolo la vita dei bambini di Bresma;
- l’incertezza del clima politico / insicurezza;
- il continuo deprezzamento della valuta locale rispetto al dollaro USA;
- le perturbazioni politiche ed i disastri naturali;
- il persistere della crisi economica;
- ed ultimo ma non meno importante la pandemia Covid-19 è l’ultima goccia che si va ad aggiungere ad un vaso già colmo.
Negli ultimi venti anni, attraverso la Fondazione BRESMA e grazie ai nostri partner e sponsor, centinaia di bambini hanno potuto trovare famiglie adottive e migliaia hanno avuto accesso a un’istruzione di qualità per trasformare le loro vite, la loro comunità e il loro Paese. Questi bambini che una volta vivevano con l’incertezza di una vita migliore ora hanno un raggio di speranza grazie alle associazioni che ci supportano. Infatti, una ritrattazione dei nostri sponsor e finanziatori avrebbe un impatto disastroso sul futuro dei bambini di Bresma che, senza dubbio, contano solo sulla loro generosa inclinazione a sostenerli, per diventare veri “cittadini della città”, in grado di aiutare il loro paese a uscire da questa crisi.